Bruto - Kim Fielding, Stella Mattioli
"“V-v-vieni più… più vicino. Le… le… ca-cate… catene non… non arrivano più… più lontano.”
Senza volerlo veramente, e senza aprire gli occhi gonfi, Aric si spostò sulle ginocchia. Appena lo fece, venne stretto da braccia nude e magre. Aveva abbracciato Gray così tante volte per confortarlo durante gli incubi, ma mai quando Gray era sveglio. E Gray non lo aveva mai abbracciato. In effetti, nessuno aveva più abbracciato Aric da quando sua madre era morta, e quel pensiero lo spinse a singhiozzare di nuovo. Gray continuò a tenerlo stretto, anche se le ginocchia dovevano fargli male per il contatto con il pavimento di pietra, e accarezzò la schiena di Aric mormorando una canzone che Aric riconobbe vagamente come una delle ninne nanne che spesso cantava a Gray durante i suoi terribili incubi"